"Specchi Inversi" lo spettacolo del nostro gruppo Jonathan Livingston

Jonathan_1“L’arte ci permette da sempre di esprimere noi stessi: chi siamo, cosa facciamo, cosa ci piace, cosa ci aspettiamo dal futuro, chi siamo stati. L’arte ci aiuta a definire la nostra identità, il nostro io, e lo fa in un modo meraviglioso – commenta Sofia, una studentessa, che, come tanti altri, ha potuto assistere nella mattina di venerdì 30 maggio, presso il Cinema Multisala Politeama di Badia Polesine, allo spettacolo “Specchi Inversi”, che il gruppo Jonathan Livingston dell’IIS “Primo Levi” di Badia Polesine ha voluto realizzato in questo anno scolastico.

Il Jonathan Livingston è uno dei progetti più longevi del “Primo Levi”, più di 20 anni, edJonathan_2 ogni anno vede coinvolti molti studenti e studentesse volenterosi di avvicinarsi al mondo dell’arte di musica, canto e ballo; di anno in anno si impegnano con determinazione per seguire la loro passione, creando anche fantastici inediti.

“Quest’anno il titolo dello spettacolo “SPECCHI INVERSI – Il peso delle maschere, la voce della musica”, già da sé esprime la volontà di utilizzare la musica come strumento contro una società ingiusta, e talvolta violenta, che ci vuole diversi da come invece ci sentiamo di essere, per costruire un mondo dove poter essere davvero noi stessi – prosegue Sofia - Gli inediti di quest’anno che s’intitolano “Tu vali di più” e “Devi non devi”, hanno testi pieni di grandi significati, che sono piaciuti molto agli studenti e agli studenti e studentesse, e che di certo hanno fatto anche riflettere gli adulti, presenti numerosissimi alla replica in serata”

“Come ogni anno, infatti, a decidere il tema da portare in scena sono stati proprio gli studenti del gruppo Jonathan Livingston, - dichiara il prof. Michele Lionello, coordinatore del gruppo di docenti coinvolti nel progetto - che come sempre hanno voluto dare voce a messaggi importanti e a tematiche urgenti dell’attualità. In particolar modo, quest’anno hanno voluto offrire spunti per riflettere, attraverso la potenza della musica, sul tema dell’identità. In un mondo di contrasti e di conflitti, infatti, i giovani si trovano spesso a chiedersi “chi siamo? Chi siamo stati? Chi saremo?”. E non è sempre così facile trovare delle risposte, perché, in questo periodo più che mai, non sempre ciò che sembra è ciò che è, e ci si trova in balìa di questo precario equilibrio tra apparenza e sostanza”.

In occasione dello spettacolo serale, come di consuetudine, è stata attivata la raccolta fondi per sostenere il progetto “Una Meraviglioteca a Sloviansk” dell’associazione “Per far sorridere il cielo”, legata al clown Marco Rodari, detto “Il Pimpa”, che da anni incontra gli studenti dell’Istituto e che si è collegato a distanza, per salutare durante lo spettacolo della mattina.

Jonathan_3Quest’anno il Levi ha visto i suoi studenti e studentesse impegnati in tantissimi laboratori artistici (musica, danza, teatro, giornalismo, scenografia, fotografia, murales) rientranti nel progetto “Artistica-mente”, finanziato con i Fondi Strutturali Europei – Programma Nazionale “Scuola e competenze”, a sostegno dei percorsi educativi e formativi per il potenziamento delle competenze, l’inclusione e la socialità nelle scuole pubbliche italiane.

Presente per l’Amministrazione Comunale l’assessore Mariagrazia Ragazzini, ad entrambi gli spettacoli, che ha rinnovato il sostegno al Levi che fornisce importanti occasioni di crescita non solo culturale, ma anche personale ai suoi studenti.

“Quest’anno la scuola è stata davvero un vivaio di studenti e di studentesse che hanno vissuto la scuola – commenta entusiasta il Dirigente Scolastico Amos Golinelli – oltre a ringraziare tutti i docenti che si sono resi disponibili, e tutti gli esperti esterni che sono stati coinvolti, è doveroso ringraziare l’Amministrazione Comunale, che ha messo a disposizione il Cinema Politeama per entrambi gli spettacoli. Quest’anno, proprio in occasione degli spettacoli realizzati, i nostri studenti e le nostre studentesse ci hanno aperto importanti squarci sul loro vissuto, su ciò di cui sentono più bisogno, su quello che provano. È interessante constatare che ciò che richiedono di più a noi adulti sia di essere visti, ascoltati e accolti; c’è molto su cui riflettere.”

 

Sofia Boscaro, 3BSU

c.m.

Pubblicato il 02-06-2025