Amici del Sermig di Vicenza per prepararci al PCTO all'Arsenale della Pace di Torino
Nelle prime due ore della mattinata di martedì 21 gennaio 2025, le classi 4A del Liceo Economico Sociale e 4A del Liceo delle Scienze Applicate dell’IIS Primo Levi di Badia Polesine si sono riunite nell’aula magna della sede E. Balzan per assistere all’incontro con Beatrice Rosato, Matilde Boschiero e Nicola Piccolo volontarie dell’associazione Amici del Sermig Vicenza (acronimo di Servizio Missionario Giovani), che collabora con l’Arsenale della Pace di Torino e di cui fanno parte moltissimi giovani. L’incontro rientra nel progetto “Social Time”, che l’Istituto promuove da anni per sensibilizzare i ragazzi e le ragazze sull’importante tema del volontariato; nel caso specifico si trattava anche di fornire alcune informazioni anche relativamente all’esperienza PCTO che le due classi faranno in febbraio, a Torino, presso l’Arsenale della Pace. I relatori e le relatrici hanno sottolineato l’importanza del fare volontariato, lasciando il messaggio che anche un piccolo gesto può fare la differenza per il bene degli altri e che bisogna prendere consapevolezza della fortuna che si ha. L’incontro è cominciato con una presentazione generale dell’associazione, che ha come obiettivo quello di aiutare le persone che ne hanno bisogno e di sconfiggere la fame nel mondo, investendo il proprio tempo in attività umanitarie, come per esempio dando un’istruzione, occupandosi di donne e bambini e smistando gli oggetti donati. “Hanno riportato un esempio pratico di una zona del Brasile chiamata Piauì e ci hanno coinvolto, dividendoci in squadre, per cercare una soluzione efficace alle problematiche che sorgono in quel territorio. – racconta Emma - Successivamente è stata esposta la soluzione che è stata materialmente adottata, rendendo evidente che aiutare chi si trova nel bisogno comporta fare i conti non solo con problemi economici e logistici, ma anche una profonda conoscenza delle realtà in cui si andrà ad agire.”
“Aiutare il prossimo – commenta il Dirigente Scolastico Amos Golinelli – sembra spesso qualcosa che faccia leva solo sulla bontà d’animo, sottovalutando che invece richiede conoscenza e consapevolezza delle diverse realtà culturali e ambientali in cui ci si vuole inserire. Il nostro Istituto si prefigge anche questo obiettivo, abbattere lo stereotipo del buonismo e mettere l’accento sulla necessità di essere incisivi e responsabili”.
Emma Mantovani, 4ASU
c.m.
Pubblicato il 22-01-2025