A Trieste per toccare la Storia
Le classi quinte della sede "Luigi Einaudi" dell’IIS Primo Levi di Badia Polesine, accompagnate dai docenti di Lettere del triennio, hanno partecipato il 16 aprile a un viaggio d'istruzione ricco di significato, volto a riscoprire e comprendere una delle pagine più dolorose e complesse della storia italiana del Novecento. La visita ha avuto luogo presso due luoghi emblematici delle tragedie vissute durante l'occupazione nazifascista e il conflitto al confine orientale: le Foibe di Basovizza e la Risiera di San Sabba, entrambi situati a Trieste. La giornata è iniziata presso la Foiba monumentale di Basovizza, dichiarata monumento nazionale, dove gli studenti e le studentesse hanno ricevuto un'esposizione dettagliata sul
contesto storico grazie a una guida esperta; attraverso i suoi racconti, i giovani hanno scoperto come le foibe siano state utilizzate come luoghi di esecuzione e occultamento dei corpi di civili italiani, militari e dissidenti politici, spesso vittime del regime jugoslavo durante e dopo la Seconda guerra mondiale. La consapevolezza di trovarsi in un luogo che conserva testimonianze tangibili di tali atrocità ha suscitato emozioni intense e un profondo senso di riflessione. La seconda tappa del viaggio ha portato gli studenti alla Risiera di San Sabba, un ex stabilimento per la pilatura del riso trasformato dai nazisti, durante l'occupazione tedesca, in campo di prigionia, smistamento e sterminio. Questo luogo, unico in Italia per la presenza di un forno crematorio, rappresenta una ferita profonda nella memoria
collettiva. Qui, gli studenti hanno visitato le celle di detenzione, il cortile delle esecuzioni e il memoriale, confrontandosi con testimonianze e documenti originali che hanno permesso loro di immergersi nella brutalità e nella complessità degli eventi accaduti. “L'esperienza – racconta il prof. Edoardo Malavasi, uno dei docenti - ha rappresentato non solo un momento di approfondimento didattico, ma anche un'opportunità per stimolare una crescita personale e un dialogo critico tra i ragazzi. Al rientro, gli studenti hanno portato con sé un messaggio universale e potente: "Conoscere per non dimenticare", un invito a custodire la memoria storica come strumento per evitare che simili atrocità si ripetano e per promuovere un futuro più giusto e umano.”
“Certe esperienze, per molti studenti, si possono vivere solo con la scuola – commenta il Dirigente Scolastico Amos Golinelli – e questa in particolare è una di quelle. Recuperare queste pagine dolorose della nostra Storia, che ci restituiscono concretamente quello che è stato, può aiutare i nostri studenti e le nostre studentesse a prendere coscienza del percorso che ci ha portato ad essere cittadine e cittadini liberi, con una vita piena di possibilità.”
Prof. Edoardo Malavasi
c.m.
https://www.rovigo.news/certe-esperienze-per-molti-studenti-si-possono-vivere-solo-con-la-scuola/
Pubblicato il 25-04-2025